Non molto tempo fa analizzavo i possibili punti di forza e le difficoltà che avrei avuto nel portare avanti questa sfida. Ricordo di aver elencato i punti di caduta che con molta probabilità si sarebbero verificati lungo il percorso.
Quello che temo di più fra i numerosi punti di caduta sono gli infortuni, leggeri o gravi che siano. Alle volte basta un attimo di distrazione durante la giornata, un marciapiedi presso a metà, una leggerezza uscendo dalla doccia, la radice di un albero non considerata e il danno è fatto.
Sempre legato alla salute, per di più in questo periodo, dobbiamo fare i conti con i mali di stagione, che si presentano all’improvisto come la coda del DRAGO MULTICOLORE che sfumando dietro ad una curva colpisce lasciandoci a terra.
L’avevo scampato fino a questa settimana. Pensavo di essere immune all’influenza, alla febbriciattola che non c’è ma la senti, al naso chiuso, alla gola secca e alla mancanza di ossigeno durante la notte.
Non avevo ricordi recenti di questo male di mezzo. Forse qualche linea di febbre per la puntura di qualche vespa d’estate.
Brutto sentire la congestione in testa e spalle e il senso di stanchezza ovunque. La soluzione pero era a portata di mano; nel cassetto dei medicinali fra garze, creme all’arnica e analgesici scaduti e a pochi km di distanza…IL MARE.